Il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi, già dal 2022 aveva sollevato il problema per imprese e cittadini derivante dai casi di instabilità della connessione internet a banda ultralarga e dalle ripetute interruzioni della rete in fibra. Ad agosto 2024 aveva promesso, qualora non fossero stati presi provvedimenti, azioni legali collettive per interruzione di pubblico servizio. I problemi erano legati alla precarietà dell’infrastruttura, in quanto il collegamento sull’Amiata dipendeva da un unico cavo, che in caso di guasto non garantiva la continuità della connessione. Il sindaco si era rivolto alla Regione e ad Open Fiber chiedendo di intervenire subito sull’infrastruttura con la realizzazione di un bypass. Open Fiber assicurò allora un rapido intervento nei mesi successivi. A novembre 2024 anche il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili aveva inviato una lettera a Open Fiber denunciando lo stesso tipo di criticità nell’area del Tufo con situazioni di ore, se non interi giorni in cui saltava completamente la connessione. Il disagio riguardava indistintamente pubblica amministrazione, cittadini e aziende con disservizi talmente frequenti che alcune attività si erano dovute attrezzare con infrastrutture di backup. Open Fiber aveva risposto al sindaco Gentili di essersi attivata con l’investimento necessario per risolvere il problema.
I lavori sull’infrastruttura sono terminati in questi giorni e Open Fiber ha ufficialmente comunicato ai sindaci che è appena entrata in funzione la linea bypass di circa 7 chilometri, realizzata nel tratto Catabbio-Semproniano, che va a creare un collegamento ad anello, tra l’Amiata e l’area del Tufo. Questo significa che in caso di guasto sulla linea principale di Paganico, che serve lo snodo di Santa Fiora e da lì gli altri Comuni, il collegamento all’Amiata continua ad essere garantito dal cavo di Manciano. E viceversa: in caso di rotture del cavo che passa da Manciano, la connessione viene garantita dalla linea amiatina anche ai Comuni dell’area del tufo. Di questo bypass beneficeranno dunque tutti i territori serviti dall’infrastruttura: da Magliano in Toscana a Scansano, da Manciano a Pitigliano e Sorano, da Campagnatico a Paganico, Arcidosso, Santa Fiora, Semproniano e Roccalbegna, in futuro anche Castell’Azzara e Cinigiano, rendendo praticamente impercettibili all’utenza gli eventuali guasti che si possono verificare sul sistema.
“Il bypass garantisce finalmente una maggiore stabilità del servizio internet all’Amiata e all’area del Tufo – commenta soddisfatto Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora – un risultato davvero importante, in considerazione del fatto che la rete in fibra sta diventando fondamentale nella vita di tutti i giorni per i nostri cittadini, non solo per lavorare o per studiare, ma anche per accedere a servizi essenziali che vanno sempre di più verso la digitalizzazione, in settori chiave come quello della sanità. Nel nostro comune, ad esempio, vivono 1.100 famiglie con oltre 600 allacci alla BUL di Open Fiber; dunque, un numero molto elevato che dimostra quanto alti siano i bisogni reali. Il Comune di Santa Fiora, inoltre, è impegnato da tempo nel progetto Smart Village, su cui stiamo investendo risorse importanti, che ha come fulcro e ossatura proprio la rete in fibra e per il quale la stabilità e la velocità di connessione diventano fondamentali. Anche per questo abbiamo preso subito posizione per difendere un servizio che riteniamo essenziale. Ringrazio, pertanto, per l’importante investimento Open Fiber, nelle persone del responsabile per la Toscana Claudio Cardarelli e del referente di zona Massimiliano Poggioli. Grazie anche alla Regione Toscana, per l’impegno profuso dall’assessore Ciuoffo e dal responsabile Alessandro Billi.”
“Non possiamo che essere soddisfatti perché le nostre richieste sono state ascoltate. – aggiunge il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili – La connettività di famiglie e imprese ci sta a cuore. L’investimento nella fibra ottica sul nostro territorio ha contribuito a colmare un gap profondo nei confronti di altre zone maggiormente antropizzate del territorio nazionale. Lo riteniamo uno strumento così importante per i cittadini da essere paragonabile a quello di altre infrastrutture come ponti e strade. E proprio come nel caso di ponti e strade anche nella rete internet deve essere garantito un accesso continuo e regolare, tanto più che Pitigliano è stato scelto da Open Fiber per il progetto ‘Borgo del Futuro’ in cui crediamo fortemente. Il progetto prevede vari campi di applicazione, tra i quali, il monitoraggio del territorio da parte dell’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attraverso sensori posati sulla fibra ottica. Per essere realizzato necessita di stabilità e velocità nella trasmissione dei dati. Ringrazio quindi Open Fiber e la Regione per essere intervenuti. La certezza della connessione aumenta il valore dell’investimento che è stato fatto sulla fibra ottica.