Il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi, fa parte della delegazione di Anci Toscana, che in questi giorni è impegnata a Bruxelles in una serie di appuntamenti istituzionali organizzati dalla Regione Toscana e dall'on. Dario Nardella.
Il sindaco Balocchi, in particolare, come delegato regionale di Anci Toscana per la geotermia, ha tenuto il 17 febbraio un incontro con Philippe Dumas, direttore della Rete europea EGEC - European Geothermal Energy Council, con la dottoressa Giulia Cittadini di Egec e con Besnik Mehmeti di Anci Toscana, per fare il punto sullo stato delle politiche europee in materia di energia geotermica, alla luce delle recenti conclusioni del Consiglio d’Europa. È inoltre intervenuto il 18 febbraio, nel corso di un incontro al Parlamento europeo, con la direttrice generale per l’ambiente della Commissione europea e la direttrice generale per il clima.
“Abbiamo affrontato il tema della geotermia e degli usi plurimi del calore geotermico -afferma Federico Balocchi, sindaco del Comune di Santa Fiora – alla luce delle politiche per la transizione energetica, delle politiche di coesione e sulla competitività che sono i temi principali del piano Draghi e che saranno oggetto della prossima programmazione europea. Partendo da una panoramica sulla geotermia in Europa, abbiamo focalizzato l'attenzione sulle potenzialità del calore geotermico per la competitività delle aree interne e sui possibili sviluppi del teleriscaldamento in Toscana, oggi limitato ai comuni sede di impianti geotermici ad alta entalpia, ma che in prospettiva può diventare una risposta al bisogno di riscaldamento e raffrescamento per tutta la nostra regione, in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale, perché in quasi tutta la Toscana, sottoterra c’è un calore che potrebbe essere sufficiente al riscaldamento delle abitazioni e degli uffici e anche al raffrescamento. Quindi una grande prospettiva per la nostra realtà territoriale”.
“Altra questione importante – prosegue Balocchi - è il tema dello sviluppo in prossimità degli impianti geotermici di data center, molto energivori, per la necessità di raffrescamento a bassi costi. Abbiamo chiesto all'Egec un supporto su questo, anche nelle relazioni verso le maggiori imprese tecnologiche a livello mondiale. Poterli attrarre nei territori toscani porterebbe centinaia di posti di lavoro altamente qualificati. Sulla questione è intervenuto recentemente anche Draghi, sostenendo che per l’UE abbassare i costi è diventato un imperativo. Si stima infatti che il consumo di energia dei data center in Europa sarà più che triplicato entro la fine del decennio. Per cui come territorio possiamo offrire una prospettiva concreta rispetto a tale esigenza”.
“Ultimo aspetto affrontato – conclude Balocchi – riguarda la presenza nei fluidi geotermici di terre rare, anche se in piccole concentrazioni, soprattutto litio e silicio,che rappresentano l’oro della nuova era perché indispensabili per i componenti tecnologici. Si sta pertanto ragionando sulla possibilità di sviluppare progetti europei e di attivare partenariati proprio sulle possibilità di estrazione di questi elementi che oggi sono indispensabili per le nuove tecnologie.